Sterilizzazione
La sterilizzazione è un’operazione necessaria per garantire la sicurezza del paziente odontoiatrico. Il protocollo di sterilizzazione si compone di 13 passaggi, che puoi scoprire in dettaglio in questa pagina.
CASTIFICAZIONE: è il processo di riduzione della carica microbica al fine di evitare il rischio di infezione da parte degli operatori.
Tutti gli strumenti usati e non monouso vengono raccolti in un contenitore senza giunzioni e trasportati nell’area di sterilizzazione.
DECONTAMINAZIONE: La procedura prevede l’immersione completa degli strumenti in una soluzione disinfettante per rimuovere i microrganismi patogeni dagli strumenti.
Gli strumenti vengono prima decontaminati, cioè immersi per almeno 10 minuti in una soluzione di acqua e acido peracetico (utilizzato anche per gli strumenti chirurgici negli ospedali).
LAVAGGIO MANUALE O MECCANICO: consiste nello spazzolare gli strumenti con un detergente non corrosivo per pulirli. Il lavaggio meccanico è la pulizia per mezzo di una macchina lavastrumenti o in alternativa trattamento ad ultrasuoni. La pulizia meccanica è preferibile alla pulizia manuale perché riduce il rischio di incidenti da parte dell’operatore. La pulizia ad ultrasuoni garantisce una pulizia più accurata del dispositivo medico, in particolare di quelle parti dello strumento che sono difficili da pulire con la pulizia manuale o meccanica.
RISCIACQUO: consiste nel lavare gli strumenti con acqua corrente per rimuovere eventuali residui di detersivo.
PULIZIA: è una procedura che può essere eseguita con carta o panni di stoffa che non rilasciano fibre.
CONTROLLO E MANUTENZIONE: I dispositivi medici devono essere controllati per assicurarsi che siano puliti e non danneggiati. Gli strumenti che richiedono manutenzione devono essere lubrificati con prodotti idrosolubili.
IMBALLAGGIO: Dopo l’ispezione tutti gli strumenti sono imballati. La confezione garantisce la sterilità dello strumento fino al successivo utilizzo.
STERILIZZAZIONE: Gli strumenti confezionati vengono posti in un’autoclave che rilascerà vapore fino ad una temperatura di 115° o 134° massimo. Questo passaggio serve per eliminare eventuali microrganismi rimasti dopo il lavaggio.
TRACCIABILITA’: questo processo permette di identificare in ogni momento il dispositivo sterilizzato, grazie ai dati sulla confezione degli strumenti, ovvero le iniziali dell’operatore che ha effettuato la procedura di sterilizzazione, il numero del ciclo di sterilizzazione, la data di confezionamento e la data di scadenza, solitamente 30 giorni dopo la procedura di sterilizzazione.
RETRIACEABILITA’: Questa fase consiste nel registrare in un apposito registro tutti i documenti relativi alla fase di sterilizzazione, in modo che siano sempre a disposizione degli operatori.
STOCCAGGIO: Si tratta di una procedura per riporre gli strumenti in appositi contenitori di stoccaggio.
VERIFICHE PERIODICHE: questa fase riguarda alcuni controlli che dovrebbero essere effettuati per garantire una buona sterilizzazione dello studio dentistico. La superficie di sterilizzazione e la data sulle confezioni sterilizzate devono essere controllate giornalmente, deve essere effettuato il test del vuoto per il rilascio del vuoto dell’autoclave, ed infine deve essere eseguito il test dell’integratore chimico. Periodicamente deve essere effettuato un test di controllo delle vasche ad ultrasuoni, un test di tenuta, il Bowie & Dick Test, l’Helix Test e il See Test.
MANUTENZIONE DELL’ATTREZZATURA: L’attrezzatura deve essere periodicamente manutenuta secondo il libretto della macchina. La manutenzione deve essere eseguita da personale qualificato, indicato dal produttore.